Eraclea Minoa, tutto a posto è!
Ogni tanto qualcuno ci dice di non far vedere le cose brutte, perchè se no facciamo cattiva pubblicità al paese. Volete che vi diciamo che tutto è a posto? Che Eraclea Minoa gode di ottima salute? Volete che non vi diciamo che il mare sta erodendo sempre più la costa perchè non si è mai riusciti ad attuare il progetto risalente agli anni 90 che prevedeva la salvaguardia del litorale di Eraclea Minoa?
Volete che non vi diciamo che in data odierna, quasi a luglio, la spiaggia risulta piena di arbusti compreso un bel pneumatico di camion, e viene difficile camminarci? Non vi diciamo neanche che inizitive scellerate di qualcuno, negli anni passati, come quella di spianare le dune ha contribuito alla metamorfosi in negativo della spiaggia. Naturalmente non vi diciamo che dalla terza spiaggia in poi, verso Capobianco, ci sono diversi alberi della pineta caduti e che nessuno li toglie, dando una bella immagine al turista di perfetta organizzazione.
Le strisce blu per i parcheggi a pagamento quelle però gia sono fresche fresche di pittura e belle e pronte, in vista della stagione estiva.
Ma quale stagione estiva?
Eraclea Minoa è “ammalata” da tempo e ha bisogno di cure immediate. Ecco cosa affermava nel 2007 il geologo NIcola Messina intervistato dal giornalista Calogero Giuffrida riguardo l’erosione della nostra spiaggia:
“Il complesso meccanismo di erosione costiera innescatosi negli scorsi decenni sul litorale di Eraclea Minoa ha portato ad una scomparsa graduale e continua dei depositi sabbiosi di retro spiaggia, ad esempio le dune costiere, il cui ruolo era quello di assorbire, in occasione di mareggiate, l’azione erosiva del moto ondoso.
Questo processo distruttivo – spiega il geologo – è aggravato da un bilancio costiero deficitario, in quanto i processi di ripascimento naturale della spiaggia sono stati rallentati se non completamente bloccati dagli interventi, di estrazione di inerti e cementazione degli alvei, eseguiti negli scorsi decenni sui corsi d’acqua che sfociano in questo tratto del mediterraneo. Oggi sia la spiaggia di Eraclea Minoa che il tratto di falesia che la congiunge a Capo Bianco subiscono un arretramento progressivo ad ogni mareggiata, poiché l’azione del moto ondoso – spiega Nicola Messina – non è più regimata dall’attuale morfologia costiera. Il fenomeno ha assunto già un carattere irreversibile e sono a questo punto indispensabili interventi di tipo ingegneristico”.
Fate conto che non vi abbiamo detto niente. Tutto a posto è!
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